STUDIO DI PSICODESIGN

Ogni muro cerca ispirazione.
Ogni muro cerca ammirazione.
Ogni muro cerca interpretazione.

Lo Studio nasce innanzitutto come gruppo di ricerca e di lavoro con l’esigenza di diffondere la sensibilità sui temi dell’arredare in forme consapevoli e avanzate che includano più bisogni dei fruitori inclusi quelli emotivi, nonchè approfondire i processi di cultura materiale che costruiscono concretamente la relazione tra le persone e gli oggetti.
Lo Studio è impegnato a progettare luoghi pubblici e privati, uffici o ambienti finalizzati all’assistenza sanitaria, in modo da calibrare piacere estetico, stimolo alla creatività e ricerca attiva del benessere per sè e gli altri.
Integra profili formativi e professionali diversificati in modo da potenziare gli effetti della multidisciplinareità e multiprospetticità includendo competenze specifiche a largo spettro in ambito architettonico, artistico, neuropsicologico, psicopedagogico, psicologico e psicoterapeutico.
Oggi l’uomo moderno vive un disagio complesso e impalpabile, in larga misura indotto dall’ambiente in cui vive e che la psicologia e la psicoterapia ha il dovere di riconoscere, interpretare e trattare opportunamente ricorrendo a un ampia varietà di strumenti disponibili.
Per noi le Arti Visive costituiscono il linguaggio universale più ricco che si conosca per mobilitare la mente umana tra emozione, percezione e cognizione e sollecitare risorse umane preziose e precise come concentrazione, introspettività, rilassamento e resilienza. Ogni essere umano vive e percorre spazi pubblici che spesso subisce e tollera tra bruttezza, impersonalità e scomodità. La nostra idea di Benessere è sufficientemente larga per prevedere la necessità di intervenire, tra l’altro, sugli aspetti fisici e percettivi dell’ambiente.
Siamo interessati a sensibilizzare e formare attori pienamente partecipanti e reali fruitori dei luoghi, a sviluppare in tutti la ricerca attiva del benessere attraverso la cura dell’ambiente.
La prima necessità è quella di vestire le pareti con finalità che vanno oltre il decoro o la decorazione. Per noi ogni parete pretenderebbe un colore, un carattere proprio per non rimanere nuda o inerte, per vivere finalmente di una sua vitalità, per diventare parlante. Le persone frequentano luoghi sanitari talora eccessivamente neutri o medicalizzati, sovente chiusi e oppressi nella propria angoscia. Spesso le pareti espongono manifesti di informazione sanitaria che possono avere unicamente effetti ipocondriaci o generalmente disturbanti.
Per di più l’ambiente sonoro è popolato da rumori o suoni che si limitano ad accadere casualmente e che non rispondono ad alcuna progettazione.
Nel pensare e progettare un ambiente pienamente accogliente per il corpo e la mente ci basiamo su un sguardo integrato tra più professionalità e un ottica ludica in grado di esplorare le possibilità espressive di ogni spazio sociale perchè si socializzi in modi soddisfacenti, faciliti la comunicazione interpersonale e intrapsichica, nel rispetto dell’equilibrio fra il sè e l’altro.
La denominazione del gruppo di lavoro si ispira al titolo del libro di Edgar Morin La testa ben fatta (Morin 2000) che a sua volta deriva da una frase di Montaigne: “E’ meglio una testa ben fatta piuttosto che una testa ben piena” e rimanda a un idea di cultura e educazione che prescinde da una accumulazione quantitativa del sapere per sostenere piuttosto lo sviluppo di un approccio formativo basato sulla problematizzazione delle cose. Pertanto perfino uno spazio pubblico, pur nella sua diversità funzionale, deve potersi ispirare a un modello di casa che inglobi, al contempo, elementi rassicuranti e stimolanti. Si tratta di esplorare i Paesaggi interiori delle persone in quanto ognuno è portatore di una idea di casa.
Per noi uno dei ambiti di ricerca e intervento elettivi è la sala d’attesa come luogo dell’ansia per eccellenza. Si pensi allo studio medico dove i vissuti intorno al tempo possono diventare particolarmente angosciosi.
Per quanto abitata solo transitoriamente, la sala d’attesa è il primo luogo che necessita di un intervento strutturato e multidisciplinare che risponda più direttamente ai bisogni emotivi dei fruitori, adulti e bambini in forma integrata.
Una sala d’attesa creativamente e ludicamente concepita è un bene per la mente infantile e per la mente adulta. Ormai molti studi dimostrano che i livelli di ansia del genitori condizionano intensamente il comportamento ansioso del bambino. Si pensi al paziente pediatrico odontoiatrico con i suoi nuclei fobici che devono essere trattati correttamente per poter agevolare l’accesso alle cure.